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Affidamento dei canili... questione di buon senso.
Ai Comuni conviene gestire autonomamente le proprie strutture? Come spesso succede, e la cronaca quotidiana ce ne dà ampi spunti, viene programmata la realizzazione di un opera pubblica, nello specifico un canile rifugio, senza tenere a mente e/o farsi carico di valutare le problematiche che questa comporta. Eppure basterebbe poco, farsi due calcoli a monte, per capire la convenienza di un'opera i cui costi graveranno sulle casse comunali.
Ai comuni conviene gestire autonomamente le proprie strutture?
Il gestore di un canile privato, che percepisce dal comune una retta giornaliera per ogni cane, la utilizza per le necessità del cane, per i costi generali di manutenzione, per i costi del personale, costi della struttura ambulatoriale, costi veterinaria e per i costi di ammortamento della struttura.
In parole povere un comune che appalta ad un privato la gestione dei suoi cani randagi solo con la retta giornaliera assolve il suo compito.
Spesa record in Puglia. 27 milioni di euro alle associazioni pseudo-animaliste.
Tanto ammontano gli euro percepiti dagli animalisti dal 2010 grazie ad una legge fatta ad hoc per loro da una classe politica distratta che ha legiferato illegalmente.
La gestione dei canili pubblici dal 2010 non può che essere monopolio degli animalisti perchè, una Legge Regionale oggi dichiarata illegale dalla Corte Costituzionale, ha consegnato loro tutte le strutture pubbliche della Regione Puglia.